SULMONA – Dopo essere stato richiamato all’ordine nei giorni scorsi quando tolse e poi rimise il simbolo dell’Udc dai manifesti elettorali, Marco Marsilio, il presidente neo eletto della Regione Abruzzo, persiste sulla sua linea iniziale e ora quanto mai inspiegabile. Ieri il governatore ha annunciato che Marianna Scoccia, la più votata della Provincia dell’Aquila nella lista dell’Udc coi suoi 5.257 voti, non farà parte della maggioranza. Oltre alla cosa tecnicamente impossibile, a patto che sia la diretta interessata a fare tale scelta, Marsilio messo e mosso dall’alto riceverà molto probabilmente ad horas l’ennesimo richiamo dai vertici nazionali per ricompattare la sua maggioranza, che di quel seggio ha bisogno.
Lo stesso richiamo a ricompattare le fila, del resto, è già arrivato dai vertici nazionali di Forza Italia, raccolto da quelli regionali, col coordinatore abruzzese degli azzurri Nazario Pagano che, visto l’insuccesso raggiunto, non ha potuto fare altro che riconoscere il successo della Scoccia e invitare all’unità della coalizione di centrodestra.
Tutto tace con un silenzio piuttosto imbarazzante, invece, da Pratola, dove la sonora sconfitta di Forza Italia che in provincia dell’Aquila non ha portato nemmeno un seggio brucia ancora. Già perché Pratola, la seconda città della Valle Peligna, è amministrata da Antonella Di Nino, vice coordinatrice regionale di Forza Italia (tra le più contrarie alla candidatura della Scoccia), che ha fatto totalizzare alla sua candidata e assessore Fabiana Donadei 1.052 voti, chiudendo da penultima la classifica dei non eletti in provincia dell’Aquila. Un voto che sara difficile non collegare all’operato dell’amministrazione Di Nino.
Giusto per curiosità, chiude la classifica dei candidati non eletti di Forza Italia Gianni Gabriele, già sindaco di Anversa (dove ora è consigliere di maggioranza) e amministratore del Cogesa, praticamente non pervenuto con 298 voti.